Conversano, il Novello si gusta sotto il castello

Il “Novello” questa volta si gusta  sotto il castello. Fino a domani, domenica 17 novembre, Conversano sarà invasa dagli amanti del vino partecipando a un atteso evento culturale ed enogastronomico organizzato dall’associazione conversanese “La compagnia del trullo”.

novello sotto il castello

Grazie alla collaborazione di numerose altre associazioni locali, “Novello sotto il castello” diventa un mix di cooperazione sociale finalizzata a rievocare gli antichi riti della vendemmia e della festa di San Martino; oltre a essere un evento di promozione del vino locale.

Una tre giorni che si conclude domani durante la quale si potrà apprezzare il Novello pugliese, ma anche la maestria di artigiani locali, che espongono i loro manufatti nel centro storico. Si potranno ammirare anche le vetrine di quanti hanno partecipato al concorso gratuito “Le vetrine del novello”. Suoni, colori e sapori,  caratterizzano un evento che, per l’edizione 2013, conta di riunire almeno 30mila persone a Conversano.

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Presepi in mostra a Canosa di Puglia, istruzioni per partecipare

L’associazione Amici del presepio, di Canosa di Puglia, per il quindicesimo anno consecutivo organizza la mostra del presepio artigianale “CanosaPresepi”. E’ allestita nell’Androne del Palazzo De Muro Fiocco – circolo Al corso in piazza della Repubblica, 2.

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Alla mostra si può partecipare con presepi, sculture o icone che rappresentino la Natività secondo l’ambiente e l’interpretazione soggettiva dell’esecutore dell’opera realizzata. Le iscrizioni sono a aperte a:  scuole di ogni ordine e grado; istituti, comunità e aggregazioni; associazioni culturali e di volontariato; appassionati singoli o in gruppo. Le opere dovranno giungere alla sede della mostra entro il 12 Dicembre 2013 accompagnate dalla scheda di partecipazione, quest’ultima va  va inviata per posta o per mail entro il 30 novembre 2013. Per poter partecipare alla mostra si può inoltre visitare il sito web ufficiale alla pagina web: http://www.canosapresepi.it/rassegna-espositiva.asp.

A tutti i partecipanti sarà consegnato l’attestato di partecipazione e un omaggio per il 15 anniversario (1999-2013) della mostra del presepio artigianale “CanosaPresepi”.

Info: 377.1504010 e info@canosapresepi.it

Un tuffo nel Medioevo a Canosa di Puglia

Nell’ambito degli Open days,  nuovo itinerario a Canosa di Puglia alla scoperta del territorio. Domani,  sabato 21 settembre , l’appuntamento è con: “La città di Boemondo…alla scoperta di Canosa medievale”. Il percorso mira a ricostruire il periodo medievale di cui rimangono, seppur poche, significative tracce nella città di Canosa.

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Partendo dalla cattedrale di San Sabino di origine bizantina, si possono ammirare pregevoli elementi marmorei romanici: l’imponente ambone sorretto da un’aquila sempre in marmo; la cattedra episcopale, nei pressi dell’abside, opera presumibilmente di Romualdo e commissionato dal vescovo Ursone (tra il 1080 e il 1089) d’ispirazione bizantina, poggiato su due elefanti stilizzati dal gusto arabeggiante, ha alla base una lastra in bassorilievo a rappresentare due aquile. L’itinerario prosegue con la visita al marmoreo Mausoleo di Boemondo d’Altavilla, addossato al transetto meridionale della cattedrale, che racchiude le spoglie del Principe di Antiochia, figlio di Roberto il Guiscardo e condottiero della I Crociata, le cui pregevoli porte bronzee d’accesso, dopo l’avvenuto restauro, sono custodite all’interno della Cattedrale stessa. Ultima tappa il centro storico, sull’acropoli dell’antica Canusium, dove si stagliano vividi e imponenti i ruderi del Castello, il Castrum Canusi, che da caposaldo del sistema castellare federiciano vide modificare la propria destinazione d’uso nel corso dei secoli.

L’appuntamento con le guide è al Punto Iat in piazza Vittorio Veneto alle 20. Si consiglia sia la prenotazione al  333 8856300  attivo tutti i giorni dalle 9 alle 13  e dalle 15  alle 19.

Puglia da scoprire, Canosa e i suoi tesori

Nell’ambito delle iniziative per la IX Giornata nazionale dello sport, il 2 Giugno, il Comune di Canosa di Puglia e la Fondazione archeologica canosina onlus, presentano una iniziativa dal sapore misto tra le curiosità storiche e il benessere fisico: una insolita passeggiata serale (walking in progress), sospesi tra il fascino notturno del tufo millenario e le calde luci di un borgo addormentato.

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Si tratta di una vera e propria occasione per riscoprire le bellezze storiche e paesaggistiche di questa antichissima città attraverso un tragitto insolito. L’appuntamento è alle  20 al punto di accoglienza Iat di piazza Vittorio Veneto. Si comincia con una visita alle scoperte recenti della cupola e dei tesori della cattedrale bizantino-armena di San Sabino, immersi nella giusta penombra e nei suoni gregoriani. Da qui, seguendo il profilo dell’antico clivus romano, si scopriranno le curiosità sulla vita quotidiana ai tempi degli antichi romani, passeggiando nei segreti ruderi della domus di via Montescupolo. Percorrendo l’antico corso San Sabino, una iscrizione di un antico profumiere catturerà l’attenzione, introducendo  poi alla culla della sintesi culturale della città: Palazzo Iliceto, con la splendida collezione municipale e l’esposizione ancora attiva sull’archeologo francese che stupì il mondo accademico del XIX secolo, con le sue riproduzioni in acquerello dei primi vasi policromi canosini, dagli ipogei Lagrasta.

Scendendo da Palazzo Iliceto, si attraverserà piazza Umberto I, con i suoi segreti sui terrificanti moti antiunitari del 1860, l’antico convento dei Carmelitani del XVI secolo, l’iscrizione romana di Chiancascritta, Salita Calvario, la più antica e difesa porta medievale del castello. Scendendo lungo i ruderi degli antichi bastioni di difesa, oggi occupati da pittoresche abitazioni multicolore, la visione stupenda del borgo illuminato e gli scheletrici profili delle fornaci ottocentesche. Da qui, una traversa che vale quanto un viaggio a ritroso, verso la storia degli Ipogei Lagrasta.

Un tuffo ancora, un ricordo, una visione diversa dal normale, gli inediti terrazzamenti romani di via Montanara, per poi concludere al recuperato Mosaico del Dragone Marino in piazza Terme.

Visioni romantiche e aspre, di un luogo dai tempi misti e arricchiti da un senso di immortalità storica. Visioni di una terra che ha raccontato sé stessa ad ogni viaggiatore del passato. Visioni di un luogo che, ancora oggi, eredita dalla Kanision greca e dalla Canusium romana, quella voglia fiera di affrontare i tempi e le situazioni.

Canosa, la Puglia imperiale e Biardot

Nell’ambito della Settimana della cultura in Puglia imperiale, fino al 19 maggio, la Fondazione archeologica canosina, presenta un’esposizione su un noto archeologo e antiquario francese che, nel 1846, acquistò le terre cotte policrome e figurate, oggi nucleo della esposizione archeologica di Canosa al Louvre. La figura di Biardot, è già stata presa in esame l’1 e 2 novembre 2012, in una precedente esposizione che collocava nel complesso archeologico dei Lagrasta, sia l’archeologo che la sua opera letteraria.

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Considerato come il più veritiero acquerellista della metà del XIX secolo, Biardot viene, ad oggi, considerato come il primo ed effettivo “documentarista antiquario” del complesso funerario canosino, noto come Ipogei Lagrasta.

L’esposizione è a Palazzo Iliceto, sede del Museo civico di Canosa di Puglia e Palazzo della Cultura e tradizioni locali. Attraverso pannellature a colori, della dimensione fedele a quella reale, si ritornerà nel XIX secolo, ricordando la grande scoperta del complesso ipogeico funerario dei Lagrasta, all’epoca sconvolgente per dimensioni, qualità e quantità del corredo. Visibili e leggibili, saranno anche alcune pagine in francese dalla nota opera dello stesso archeologo “Les Terres-Cuites Grecques Funebres”.

Les Terres-Cuites Grecques Funebres; Dans Leur Rapport Avec Les Myst Res de Bacchus; questo il titolo dell’opera personale di Biardot, che si componeva di 54 acquerelli, di cui la metà in bianco e nero e la metà a colori. L’opera risale al 1872, ben trent’anni dopo la scoperta del complesso dei Lagrasta I a Canosa (1845) e ripropone i 26 pezzi di terra cotta policroma canosina, acquistati da Biardot a Canosa nel 1846.

Di eccezionale qualità esecutiva, gli acquerelli sono una vera e propria istantanea sullo stato di conservazione al momento della scoperta dell’ipogeo Lagrasta I. L’ambiente espositivo è stato curato seguendo l’atmosfera antiquaria del Grand Tour, il famoso viaggio culturale intrapreso dai giovani aristocratici nord europei, diretto in Francia e in Italia, con particolare attenzione al Sud peninsulare. Inscindibile dalla mostra è la visita al complesso archeologico degli Ipogei Lagrasta, dove sarà possibile osservare dall’esterno della cella, la suggestiva cella di Medella Dasmia, la principessa canosina del I secolo a.C., sepolta in via del tutto eccezionale nel più antico sepolcreto di III secolo a.C. Particolarmente suggestive le visuali prospettiche, del complesso funerario dei Lagrasta I, visitabili con l’ausilio di una guida autorizzata.

L’esposizione è stata curata dalla Fondazione archeologica canosina e dalla Dromos.it con la supervisione tecnica dell’archeologo Sandro Giuseppe Sardella e l’allestimento di Renato Tango, rappresentando un preludio alle attività estive, solitamente svolte nel Palazzo e una continuazione dovuta e richiesta alla precedente esposizione.

Informazioni: 333/8856300, www.canusium.it e su info@canusium.it

Canosa di Puglia vuole il suo museo

Italia, mura antiche e monumenti erosi, ma non dalla crisi o dall’incuria, quanto da un necessario bisogno di rinnovamento funzionale e ideologico a sostegno della cultura e dei beni architettonici.

ImmagineCanosa di Puglia

Sabato 11 maggio, alle 10, nel teatro comunale “Raffaele Lembo”, rappresentanti della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, della Regione, della Provincia Barletta Andria Trani, del Comune di Canosa, dell’Agenzia Puglia imperiale turismo e della Fondazione archeologica Canosina, si confronteranno sull’obiettivo di un possibile sistema a Canosa che possa definirsi “museo”.

Costituire il lessico museale della città di Canosa, acquisire una dimensione museale intercomunale, rispondere alle esigenze e armonizzarsi al dettato normativo del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n.42, che identifica il Museo come “struttura permanente che acquisisce, cataloga, ordina ed espone Beni Culturali per finalità di educazione e di studio”, sarà il motivo portante del confronto. A questo, si unirà l’esigenza di un documento programmatico in cui viene chiaramente indicata l’assunzione di responsabilità nel confronti del territorio di appartenenza, in cui gli obblighi devono essere chiari e condivisi.

Il confronto nel teatro comunale “Lembo” di Canosa, in via Piave 4, sarà aperto ai quesiti di quanti vogliano intervenire nel dibattito in 3 modi differenti:

1.     Inviando un sms tramite tablet o smartphone a missionemuseo@gmail.com

2.     Inviando un sms al numero dedicato: 334.669.25.13

3.     Compilando il form che sarà distribuito comunque all’ingresso del Teatro dal personale di servizio della Fondazione archeologica canosina onlus.

I messaggi saranno letti in diretta ai relatori, filtrati dal conduttore e riceveranno risposta in base a una scaletta d’ordine

Fonte: ufficio stampa evento

Canosa si mostra ai cultori del bello

Maggio alla scoperta della storia antica di Canosa. E’ ciò che propongono la Fondazione archeologica canosina onlus e la Dromos.it. Un viaggio affascinante, sulla falsariga del Grand tour dei primi del XIX secolo, in cui visitare le aree archeologiche della città non è semplicemente un motivo di arricchimento culturale, ma una occasione per scoprire o riscoprire una cultura millenaria.

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Palazzo Iliceto, sede espositiva della collezione municipale, sarà visitabile dalle 9 alle 13 e dalle 15. alle 19, con una breve anteprima sulla esposizione Prosper Biardot e le terre cotte funerarie sacre a Dioniso. Un invito a scoprire la città nella settimana dei Beni culturali in Puglia imperiale dall’11 al 18 maggio. Palazzo Sinesi, con la splendida esposizione del corredo della Tomba Varrese, sarà visitabile dalle 9 alle 13. Gli Ipogei Lagrasta, con le affascinanti architetture, si potranno ammirare dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. La Cattedrale di San Sabino, con la neo scoperta archeologica della cupola Cristocentrica e gli affreschi del XII secolo, saranno aperti al pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19. Pregevole la pala di età bizantina della Madonna della Fonte, esposta alla devozione dei fedeli e alla vista dei visitatori. Il Battistero di San Giovanni, gli scavi di Santa Maria e il restauro degli interni, saranno aperti dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Rimane attivo il servizio di call center al 333/8856300, attraverso il quale sarà possibile prenotare un tour personalizzato della città e magari visitarne gli altri monumenti.