Martina Franca, un po’ di storia

Elegante cittadina situata a 431 m. di altezza sul livello del mare, adagiata su una delle ultime colline meridionali della Murgia sud-orientale, Martina Franca domina l’incantevole Valle d’Itria, splendida distesa verde biancheggiante di trulli.

MF

La maggiore attrattiva della città è senza dubbio costituita dal caratteristico centro storico, splendido esempio di arte barocca, che con le sue stradine, i suoi bianchi vicoli, i palazzi signorili e le maestose e monumentali chiese.

Oltre ad un ricco paesaggio punteggiato dalle antiche “casedde”, i famosi trulli, e dalle tipiche costruzioni delle masserie, preziose testimonianze dell’archeologia industriale, Martina Franca gode di un vasto territorio carsico ingemmato da suggestive grotte.

Dalla sua strategica posizione, la città jonica regala alla vista dei visitatori una suggestiva panoramica sulle località limitrofe, aldilà delle quali si stende la provincia di Brindisi e Bari e, ancora oltre, il Mare Adriatico.
Martina Franca, inoltre, offre la possibilità di far spaziare il proprio sguardo anche verso stupende aree boschive, rappresentate dall’incantevole Parco delle Pianelle, e verso verdi paesaggi, a sud, costellati dalle vaste coltivazioni di viti, proponendo piccole oasi di pace e tranquillità per villeggianti e principalmente per coloro che amano l’agriturismo.

La città, che conta oggi circa 49 mila abitanti, è anche un importante centro industriale punto di riferimento, a livello nazionale, del comparto tessile abbigliamento.

Altri settori trainanti dell’economia martinese sono senza dubbio quelli dell’agroalimentare e dell’allevamento, grazie alla presenza sul territorio di un prezioso patrimonio zootecnico riconosciuto in Italia e all’estero, i cui esemplari più importanti sono rappresentati dal famoso Asino di Martina Franca e dal Cavallo Murgese.

Martina Franca è quindi una meta turistica molto ambita, non solo per il suo ricco e prezioso patrimonio artistico architettonico, storico ma anche per la sua vivacità culturale, che trova massima espressione nell’ormai celebre e atteso Festival della Valle d’Itria

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Canosa si mostra ai cultori del bello

Maggio alla scoperta della storia antica di Canosa. E’ ciò che propongono la Fondazione archeologica canosina onlus e la Dromos.it. Un viaggio affascinante, sulla falsariga del Grand tour dei primi del XIX secolo, in cui visitare le aree archeologiche della città non è semplicemente un motivo di arricchimento culturale, ma una occasione per scoprire o riscoprire una cultura millenaria.

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Palazzo Iliceto, sede espositiva della collezione municipale, sarà visitabile dalle 9 alle 13 e dalle 15. alle 19, con una breve anteprima sulla esposizione Prosper Biardot e le terre cotte funerarie sacre a Dioniso. Un invito a scoprire la città nella settimana dei Beni culturali in Puglia imperiale dall’11 al 18 maggio. Palazzo Sinesi, con la splendida esposizione del corredo della Tomba Varrese, sarà visitabile dalle 9 alle 13. Gli Ipogei Lagrasta, con le affascinanti architetture, si potranno ammirare dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. La Cattedrale di San Sabino, con la neo scoperta archeologica della cupola Cristocentrica e gli affreschi del XII secolo, saranno aperti al pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19. Pregevole la pala di età bizantina della Madonna della Fonte, esposta alla devozione dei fedeli e alla vista dei visitatori. Il Battistero di San Giovanni, gli scavi di Santa Maria e il restauro degli interni, saranno aperti dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Rimane attivo il servizio di call center al 333/8856300, attraverso il quale sarà possibile prenotare un tour personalizzato della città e magari visitarne gli altri monumenti.